La pasta fatta in casa richiede fatica e impegno, ma non c’è niente da fare: è più buona. Per fortuna ho da poco scoperto che l’uso del torchio velocizza enormemente le lavorazioni rispetto a realizzare la sfoglia: sono due tipi di paste diverse, daccordo, ma sono entrambe molto buone.
Ho realizzato questi fusilli usando il torchio (AT910) del Kenwood e l’apposita trafila. La pasta al torchio è molto semplice ma richiede alcuni accorgimenti, senza i quali è impossibile riuscire a farla:
- l’impasto deve essere “sabbioso”, cioè fatto da tante piccolissime briciole abbastanza asciutte; passandovi la mano in mezzo, devono sembrare quasi secche e l’impasto non deve formare ammassi;
- l’impasto va aggiungo poco per volta e con continuità, deve sempre essere possibile vedere la vite del torchio dall’alto; il riempimento eccessivo causa intasamento e surriscaldamento che ha come conseguenza un impasto che resta ammassato e non viene spinto verso il torchio (cosa che accade anche con impasti umidi).
In questo post di CookAround si possono trovare molte altre informazioni utili, foto e suggerimenti di ricette alternative per altri formati di pasta.
Ingredienti
- 230 g di farina di semola di grano duro
- 200 g di farina 00
- 170 g di uova (circa 3 uova medie, aggiungere acqua per raggiungere i 170 g, qualora necessario)
Procedimento
- Inserire tutti gli ingredienti nel Kenwood, mescolarli con la frusta K a velocità media per un paio di minuti, finché non si forma un composto sabbioso.
- Montare il torchio con la trafila per fusilli.
- Azionare la macchina a velocità tra 1 e 2 e iniziare ad aggiungere, poco per volta, l’impasto.
- Tagliare i fusilli con un coltello quando escono e raggiungono la lunghezza desiderata.
- Raccoglierli in un vassoio infarinato con semola di grano duro
- Cuocere subito (5-7 minuti in acqua bollente) o lasciar seccare e conservare in un barattolo di vetro. La pasta secca richiede 8-10 minuti di cottura, a seconda delle preferenze.
Alcune avvertenze ulteriori
- A seconda della velocità con cui escono (che può variare durante la lavorazione) tendono o meno ad arrotolarsi su se stessi. Se non si arrotolano, li si può avvitare leggermente con le dita appena escono: è sufficiente un mezzo giro perché continuino ad avvitarsi autonomamente.
- L’impasto tende a scaldarsi molto mentre passa attraverso la trafila, questo è normale e velocizza l’essiccamento, al punto tale che dopo pochi secondi dalla trafilatura non è possibile agire sulla forma della pasta senza spezzarla.
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