Continua la cronaca dal fest in diretta. Appena riesco aggiusterò un pò i testi dei miei appunti per renderli leggibili (fatto). Oggi si parla di simbiosi uomo macchina e di impianti neuronali. Warwick ci parla di esperimenti sull’interazione uomo macchina. Il primo tema che anticipa l’impianto di rfd (chip identificativo) sottocute collegato attraverso un sistema di localizzazione tipo gps. Nel secondo esperimento si è occupato di esperimenti per rendere percettipile le sensazioni e il relativo sviluppo del “cervello robotico” per integrare i segnali. Hanno preso dei neuroni da ratti e li hanni coltivati in vitro, quindi li hanno impiantati in un robot. Il robot con il cervello biologico sbaglia spesso rispetto al meccanico, come atteso (il test prevede un sensore ottico, quando percepisce un muro il robot si ferma e cambia destinazione): ovviamente non è perfetto. Il terzo esperimento riguarda la stimolazione neuronale profonda nei malati di parkinson. Il video è impressionante: si arriva al controllo completo del movimento nei dettagli, ne avevo già sentito parlare ma devo dire che come sempre è meglio vedere…il problema è che il paziente deve sottoporsi ad interventi chirurgici ripetuti e continuativi di “mantenimento e sostituzione”. Stanno lavorando ad un sistema che è in grado di integrare il segnale del cervello con quello specifico dei tremori, in modo che il dispositivo sia in grado di identificare quando sta arrivando un tremore e intervenire con uno stimolo preventivo. Il secondo passo potrebbe essere un sistema analogo che prevenga la depressione. Implicazioni etiche:una marea, fascino: immenso. Ultimo esperimento: si è impiantato un chip sotto cute nel braccio per tre mesi.il chip era connesso al computer e al suo sistema nervoso. Il computer è in grado di sentire e riprodurre i movimenti. Anche la moglie si è impiantata un chip (v. oltre). L’ultimo esperimento è l’uso di
ultrasuoni per dare un sistema sensoriale in più a chi non può vedere.
Tornando all’impianto del chip nel braccio: ha controllato un robot via internet e il robot
ha mandato un feedback via internet al cervello. Ultimo esperimento di cui ha parlato, ha creato un link tra lui e sua moglie creando un sistema di comunicazione diretta tra i cervelli…
Qual è stato il primo messaggio? il primo contatto diretto tra i due cervelli? un segnale sonoro (o forse meglio dire una sensazione sonora) che ricorda un segnale morse.
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