Riporto dal sito questa breve suggestione: “Il Parco d’Arte Vivente intende essere uno spazio, un momento, un’occasione per ricreare relazioni sociali attraverso la sperimentazione artistica, soddisfacendo quelli che Maslow, nella sua famosa teoria sui bisogni umani, indica come primari: i bisogni sociali e quelli di autorealizzazione, che rappresentano il desiderio degli individui di estrinsecare le proprie potenzialità, anche artistiche, dando loro concreta attuazione.”
Ho avuto la fortuna di veder nascere questo progetto (tra le mille difficolta’), di farne parte almeno per piccole briciole di contenuto con i laboratori di Biologia Creativa: giornate meravigliose ed esperienze che fortemente hanno segnato il mio modo di essere. Un’arte che non si guarda, si vive. Un’arte che non si consuma, si condivide e mentre si condivide cresce. Un’arte personale e interiore, ma collettiva e sociale.
Se potete, non mancate. Potreste pentirvene.
Sabato 1 novembre, ore 15 / PAV, via Giordano Bruno 31, Torino.
Per una preview: nel sito e’ possibile navigare in una fotogallery, da cui e’ linkata l’immagine in questo post.
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