I tecno-bocconcini finalisti del 2009 – seconda parte

In questo post mi limito a censire le “best mobile application”:

foursquare: è un applicazione molto molto curiosa (vorrei conoscere la mente diabolica che c’è dietro). E’ a metà tra un gioco, un social network e un sistema di advertising dal basso. In pratica, l’applicazione permette di fare quello che viene definito il check-in: cioè, quando ci si sposta si può decidere di indicare agli altri utenti dove siamo (indicando per esempio bar, ristoranti, cinema etc), raccontare cosa sta succedendo e fare delle recensioni-consiglio (per es. sono stata nel ristorante X e fanno la pasta alla carbonare in modo eccezionale). A che pro tutto ciò? Ci sono tre livelli di motivazione: facilitare l’incontro tra le persone (vedo che uno è in zona, lo raggiungo), scoprire cose da fare e luoghi da scoprire grazie ai consigli, guadagnare punti e salire di “grado” in una specie di competizione a “chi scopre di più”. Diverse attività permettono di guadagnare punti: trovare un nuovo locale, fare una recensione etc. In alcuni casi si acquisisce la carica di “mayor”, grazie alla quale si può usufruire di sconti in locali convenzionati. Inoltre, il sistema memorizza e rielabora le segnalazioni in modo da suggerire posti e situazioni che potrebbero interessare per analogia. Funziona con tutti i cellulari dotati di browser (anche con gli altri ma solo via sms e negli USA)
Google voice: è un sistema che sfrutta il VoIP per mettere in collegamento più telefoni. In pratica, si sceglie il numero “google” e lo si associa a più telefoni (per es. cellulare 1, cellulare 2, telefono di casa) e si impostano delle regole, per esempio che suoni uno o più telefoni (e quali) a seconda del numero che chiama, oppure, anche che per certi numeri parta direttamente la segreteria telefonica… L’utilità è indubbia: con un solo numero di telefono, si può decidere chi può disturbarci solo sul telefono del lavoro, su quello personale e su quello di casa.
Gowalla: anche Gowalla è un servizio/gioco con un funzionamento simile a foursquare. Il “gioco” invita a scoprire posti andandoci di persona, a trovarli in Gowalla e fare il check-in, inviando l’informazione su Twitter e Facebook, e acquisendo su un passaporto virtuale “francobolli”, spille etc. Ogni segnalazione (che può essere creata anche dall’utente se il posto non è stato segnalato da altri) è detta spot. Queste possono essere generiche, legate ad un’esplorazione normale, oppure tematiche “da collezione”. Per esempio, esistono i “trip” dei percorsi da effettuare con diversi spot da visitare, per concludere il gioco bisogna visitarli tutti. Il tutto si basa su sistemi di geolocalizzazione. Spulciando nel sito ho visto che esiste sia per iPhone che per Android, non ho trovato riferimenti ad altri sistemi operativi.
Kindle for iPhone: su questa applicazione non mi dilungo, è un lettore in grado di leggere e gestire i formati ebook del Kindle (da cui ne consegue che nell’itunes store è possibile acquistare libri da leggere sull’iphone, venduti da Amazon, per questo lettore).
Skies for Glory: è una simulazione multiplayer 3D in cui è possibile guidare un aereo della Seconda Guerra Mondiale. E’ possibile giocare in otto in contemporanea (connessione 3G, wi-fi o bluetooth). Si possono cambiare aerei, ci sono missioni da compiere e aggiornamenti continui per poter affrontare nuove avventure (per ora ho visto esistere solo per iPhone e iPod Touch).
Tonchidot: con questo software si entra in un’altra dimensione, perché stiamo parlando di realtà aumentata. Questa company ha realizzato quella che chiama la SakaiCamera, un software che trasforma la telecamera del cellulare (citati iPhone e Android) in un “filtro” per evidenziare la presenza di tag. In pratica, si punta la telecamera su oggetti, strade, monumenti e sullo schermo del telefonino, oltre all’immagine della ripresa, compaiono delle “nuvolette” con del testo che indicano di cosa si tratta (ora però ci dedico un post apposito per cui non mi dilungo).

Ho votato quest’ultimo, la SakaiCamera di Tonchidot, perché la realtà aumentata ha potenzialità immense, con impatto importante sulla vita quotidiana e, ovviamente, sul modo di guardare il mondo.

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