Eccomi qui un esperimento in diretta dal fest trieste, esperimento per cui ho deciso di coniare il termine Blognotes. Chiamasi Blognotes appunti presi durante una conferenza su un dispositivo portatile e inviati direttametne sul blog, con l’intenzione di sistemarli in seguito per renderli comprensibili alla lettura (per questo post: fatto).
Conferenza le tribù mediatiche: cultura – valori – aspirazioni dei giovani in rapporto con i media. Relatori Del campo, Pagliaro, Camisani Calzolari, Milic. Secondo Del campo ci troviamo davanti ad un fenomeno unico nella storia: i giovani sono depositari di conoscenze che gli anziani non hanno.
Il progetto è uno studio (preliminare) che presentano in anteprima sui giovani tra i 14 e 21 anni. Lo studio riguarda i giovani su tutto il territorio italiano -ma con un focus sul Friuli Venezia Giulia – con varie caratteristiche: studenti lavoratori e non, vari profili di reddito.
Le risposte.
Lo studio per il 45 % del campione è un’occasione di crescita personale. L’84% pensa di andare
all’università e afferma che bisogna seguire le attitudini come criterio di scelta. Cosa vorresti cambiare della scuola:la struttura e gli insegnanti (…). Nel tempo libero il 60% naviga in internet. Libri: 5.4 la media dei libri negli ultimi sei mesi. Nei generi solo il 22% fantascienza. Quali valori in testa? Libertà personale e amicizia. Un alta percentuale è a favore di convivenza, legalità dell’aborto, eutanasia. Condizioni di lavoro: conta lo stipendio e l’ambiente di lavoro. Bassa la percezione di rischio su alcol e droga. La tv è bocciata, internet promosso(…).
Gli studenti non ritengono sufficiente il contributo scolastico per imparare ad usare computer e internet, la maggior parte è autodidatta. Classificano gli utenti internet in: navigatori solitari 30%, razionali 27% e sono soprattutti i più
grandi, occasionali 32% e sono soprattutto donne, 12% marginali soprattutto
persone con problemi di relazione con altri, spesso vittime di bullismo.
Camisani Calzolari: aziende e internet. A settembre scorso c’erano su myspace centosessanta milioni di utenti(pari al settimo paese del mondo per abitanti). Oggi sono 50 milioni le caselle email in italia e sono scambiate 150 milioni di mail al giorno. La rete sociale: sopratutto si legge cosa scrivono gli altri ed è difficile vedere realmente l’attività partecipativa. Come si misura? I consumatori condividono criticanocommentano ricaricano rimescolamo creano:queste le categorie di utenti in ordine dal più al meno frequente (quelli che crano sono pochi).
Ma chi crea sono sopratutto i teens. E le aziende? lontane mille miglia. Ma anche perché è un mercato strano con dinamiche sue, spesso la fonte dei guadagno è a rimbalzo e non diretto. Legge 80/20 del marketing: vale solo per prodotti di grandi successi che non sono di internet, dove domina la coda lunga (per chiarezza: immaginare un grafico con un picco iniziale e poi una lunga coda che decresce) , dove l’area di tutta la coda è maggiore, di molto, di quella del picco iniziale. I libri nel mercato online: il 99%delle hit sono comprati almeno una volta online, cosa che non accade nelle librerie “analogiche”..da cluetrain:i mercati sono conversazioni. Il consiglio? Bisogna stare online continuamente e imparare ad essere utenti per capire gli utenti. Per il resto, è importante imparare a comunicare (…) trasparenza. In generale, condividere porta valore e
…rende. Ovviamente, vista la coda lunga, è necessare cercare nuove nicchie e creare nuovi prodotti. ggiungo il suo sito:www.camisanicalzolari.com.
Milic (studenti.it) pone l’accento sul capire come si raggruppano gli utenti e un punto forte, secondo lui, sono il tipo di acquisti. studenti.it è diventato famoso soprattutto per le soluzioni delle prove di maturità online pubblicate immediatamente durante gli esami stessi. Porta la
sua esperienza con esempi di varia natura che l’hanno portato a riflettere sulla concezione dei soldi da parte dei giovani e di come li spendono: converge sul concetto di esibizionismo, sul farsi notare e lo si fa con gli acquisti (vestiti) e con il blog e la vita “pubblica online”. Cosa scrivono nei
blog? L’80%biografia, poi musica letteratura internet sentimenti..
Conclude che le nuove generazioni guardano a sé stesse in modo molto diverso dal passato in cui il marketing ha un ruolo fondamentali, dove -oggi- c’è una componente di partecipazione. Ultima riflessione (forse la cosa più interessante che ha detto): il 20%dichiara di aver cambiato delle opinioni dopo aver letto dei blog.
Pagliano,20 anni. Poche riflessioni ma molto interessanti. Il web per i giovani è gratis e libero, così come lo scambio di informazioni anche personali che diventano così pubblici. E internet è per i giovani soprattutto un metodo di comunicazione sociale. E riflette su quanto è emozionante la
prima pubblicazione su di un blog, è un momento in cui si rompe una barriera, una sacralità. Si passa dalla vita privata a quella pubblica.
Anche perché, la persona che scrive si prende la responsabilità di quello che scrive che firma sempre, anche se con lo pseudonimo che è in pratica la sua identità nella rete. I blog saranno degli opinion leader? Quel che conta è che spesso vale la pena leggerli. Parole sagge: siamo tutti pagati per non scrivere sul nostro blog. Ma l’importante non è scrivere ma conversare, e leggere i blog è anche un dialogare. Fine della cronaca in diretta,mi scuso con gli eventuali lettori per errori e refusi ma ho scritto in diretta senza rivedere (addendum successivo: ho rivisto il testo per renderlo leggibile).
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