Sempre dal Salone del Libro di Torino. Nell’incontro La coda lunga di internet, moderato da Carlo Massarini, tante cose interessante. Tra le varie cose sentite, mi hanno colpito soprattutto le considerazioni di Enzo Mazza, Presidente FIMI Feredazione Industria Musicale Italiana, che ha raccontato di come si sta assistendo ad un vero e pesante cambio generazionale, un problema che va oltre la pirateria (a cui, per inciso, corrisponde circa l’80% della musica in circolazione secondo le loro stime), che ha portato alla crisi del mainstream. In pratica, lo coda lunga* non è solo un fenomeno di internet, ma generale. Le hit sono sempre meno hit e i cd a catalogo (cioè quelli che smettono di vendere “tanto” e possono essere ribassati di costo) vendono sempre di più – sotto Natale, pare siano stati una gran fetta del mercato.
Massarini ha chiesto ad Enzo Mazza se, secondo lui, tra cinque anni ci saranno ancora le case discografiche e lui ha risposto che ci saranno ancora, ma non come le immaginiamo ora. Visto che arginare la pirateria del download p2p è un’impresa praticamente impossibile e, comunque, le dinamiche del mercato stanno cambiando, con le nicchie costituiscono il grosso delle vendite, si stanno organizzando diversamente. In particolare, le rendite non derivano più tanto dalla vendita dei CD ma da altri diritti sui contratti degli artisti (per esempio, una percentuale sul loro compenso derivano da pubblicità).
Un modello sperimentato di recente e che pare funzionare è il free: il singolo viene dato gratuitamente, o addirittura il CD intero via web mentre si vendono – e a caro prezzo – i cofanetti, in cui ci sono gli extra, interviste, poster e altro.
Due esempi tra tanti:
– Radiohead, che hanno rilasciato l’ultimo album (ehm, dopo aver rotto con la EMI), In Rainbows, ad ottobre 2007 in download a offerta libera (ehm, pare che non siano stati particolarmente contenti di scoprire che le offerte libere sono state esigue…), quindi a fine 2007 hanno iniziato la commercializzazione sottoforma di un pacchetto cd+vinile+mp3+varie (foto, brani aggiuntivi…) piuttosto costoso.
– Nine Inch Nails, il cui ultimo album, uscito il 5 maggio, è disponibile gratuitamente per il download qui. Non solo è gratis, ma è Creative Commons con esplicito invito ad usare come si preferisce e remixare a piacere. Per gli amanti del genere, da giugno sarà possibile comprare la versione incisa su un disco di vinile…
e poi circa qualche altro migliaio di esordienti, e meno esordienti, che da tempo mettono liberamente a disposizione la propria musica.
*fenomeno per cui in internet il grosso del mercato è fatto da prodotti di nicchia e non dalle hit (il termine deriva dal grafico delle vendite dei singoli prodotti, che ha un picco – le hit – e una lunga coda, l’area sotto la coda è maggiore di quella sotto le hit) – il termine è stato coniato da Chris Andersson in un articolo su wired quattro anni fa, e ben illustrato nel suo libro La coda lunga, Codice Edizioni (per l’Italia), a cui magari più avanti dedico un post…
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