Cosa serve
200 g di pane raffermo tagliato a dadini (4-5 mm di lato)
40 g di farina tostata in padella + farina per l’impanatura
1 scalogno
4 fili di erba cipollina
noce moscata
50 g di parmigiano
6 capperi sotto sale
6 pomodorini secchi
2 uova
2 foglie di salvia
latte q.b. (a seconda di quanto è secco il pane)
sale e pepe
burro
olio
Come si fa
In un contenitore mescolare il pane e la farina tostata. Aggiungere mezzo bicchiere di latte. Tagliare lo scalogno finemente e farlo appassire qualche minuto in padella con un cucchiaio di olio. In un mixer tritare il parmigiano, la salvia, l’erba cipollina, i pomodorini, i capperi sciacquati dal sale in eccesso, lo scalogno appassito, la noce moscata. Aggiungere il trito al pane, incorporare anche le due uova e mescolare bene. Aggiungere eventualmente ancora un po’ di latte se il pane non è inumidito (attenzione, deve essere inumidito, non deve “spappolarsi”), Lasciar riposare almeno una notte in frigo. Il giorno dopo fare delle palline di 4-5 cm di diametro con il composto (inumidirsi le mani con acqua, evita che l’impasto si appiccichi ai palmi), rotolare in farina 00 e cuocere 7-8 minuti in acqua sobbolente (portarla ad ebollizione e poi abbassare la fiamma – non deve bollire, altrimenti si rischia che si distruggano…). Al termine, scolarli con una schiumarola, disporli in un piatto e condirli con burro fuso, eventualmente insaporito con altra salvia, e parmigiano grattugiato.
Segni particolari
Libero adattamento della ricetta tradizionale dei canederli alla ricerca di una ricetta che ricordi per qualche giorno ancora l’estate…
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